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    Dosi giornaliere di percezione/68

    Dosi giornaliere di percezione/68

    Benvenuti a una nuova edizione delle nostre percezioni nel mezzo del sonno! Stanco, ma non a riposo. Il mondo è un crogiolo pieno di contraddizioni e conflitti. Prendiamo quindi un sorso velenoso ma necessario dalla coppa della percezione.

    Cominciamo con l'ondata apparentemente inarrestabile di intelligenza artificiale che sta investendo la nostra società e la nostra economia come uno tsunami. Le grandi aziende tecnologiche come Nvidia e Microsoft sono in prima linea in questo movimento. Stanno cavalcando l’onda del successo dell’intelligenza artificiale introducendo continuamente chip nuovi e più avanzati, nonché nuove impressionanti funzionalità nei loro prodotti e servizi. Questi sviluppi promettono di cambiare radicalmente il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo le nostre vite.

    Ma dietro questa brillante facciata di innovazione e progresso si nasconde una domanda profonda e preoccupante:

    Alla fine, chi trae realmente vantaggio da questo rapido sviluppo?

    A prima vista i vantaggi sembrano evidenti: le aziende possono aumentare l’efficienza, entrare in nuovi mercati e offrire servizi personalizzati prima impensabili. Ma ad un esame più attento, diventa chiaro che il cittadino medio, la persona comune che non è direttamente in prima linea in questa rivoluzione tecnologica, potrebbe non essere tra i vincitori.

    Un aspetto particolarmente preoccupante è la crescente perdita della privacy. Con l’introduzione e la proliferazione di tecnologie come ChatGPT e altri sistemi basati sull’intelligenza artificiale, la sorveglianza digitale totale sta diventando sempre più una realtà. Ogni interazione, ricerca e conversazione può essere registrata, analizzata e utilizzata, spesso senza la conoscenza o il consenso espliciti delle persone interessate. Ciò sta portando a un mondo in cui le nostre informazioni più personali non ci appartengono più, ma sono diventate una merce di cui le aziende e forse anche i governi possono fare uso e abuso.

    La domanda che sorge spontanea è se questa perdita di privacy e la crescente sorveglianza siano un sacrificio necessario sull’altare del progresso tecnologico. È inevitabile che dovremo rinunciare a parte della nostra libertà e autonomia per godere dei benefici dell’intelligenza artificiale e di altri sviluppi tecnologici? Oppure esistono modi per modellare e regolare questo progresso in modo che i benefici siano distribuiti equamente e i diritti fondamentali dell’individuo rimangano tutelati?

    Ma ci sono anche sviluppi oscuri nel mondo aziendale: quello famigerato

    Pantaloncini da attivista

    ha scelto una nuova azienda come target.

    In un opuscolo di 190 pagine accusano il colosso biotecnologico AzurionTherapeutics di pratiche scorrette e falsificazione di conti. Successivamente il titolo è sceso di oltre 60%. Un altro caso di critica aziendale esagerata o un avvertimento giustificato? Questa domanda ora riguarda analisti, investitori e pubblico. Mentre alcuni esperti criticano le accuse come infondate e dannose per l'economia, altri vedono l'analisi dettagliata di Activist Shorts come una necessaria esposizione di rimostranze che sono state ignorate per troppo tempo. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo.

    Passiamo alla politica, un terreno non meno confuso.

    In Medio Oriente, le azioni di Israele a Gaza e il maltrattamento dei civili palestinesi dimostrano ancora una volta la brutalità del conflitto. Anche gli alleati più stretti come gli Stati Uniti si voltano dall’altra parte con disgusto. Il leader della maggioranza democratica Schumer ha criticato Netanyahu con una severità senza precedenti e ha addirittura chiesto nuove elezioni. Un momento a Calcutta tra amici? Difficilmente, più di un campanello d'allarme in ritardo!

    In Russia, invece, l’autocrate Putin viene nuovamente eletto presidente con una maggioranza apparentemente schiacciante di 87%. Uno grottesco ma atteso

    Farsa della pseudo-democrazia

    Per quanto tempo sopporteremo questo spettacolo di marionette? Fino a quando non sarà chiaro a tutti che la Russia non è più una democrazia libera sotto Putin?

    Ma sviluppi estremamente preoccupanti si registrano anche nella presunta patria della libertà, gli Stati Uniti. L’aspra disputa legale tra la potente lobby delle armi della NRA e le autorità governative rivela le profonde divisioni ideologiche. Da un lato i sedicenti custodi delle libertà individuali, dall’altro i sostenitori di un rigido controllo delle armi: due schieramenti inconciliabili. Dov’è il tanto necessario compromesso su questa questione vitale?

    Nel frattempo, un nuovo scandalo fa scalpore nel New England: secondo le accuse di un impiegato di alto rango della clinica, il miliardario e filantropo Thaddeus McMullen avrebbe accumulato per anni i cuori dei suoi pazienti morti di cancro per le donazioni e ne avrebbe abusato per rituali occulti. Se queste accuse si rivelassero vere, sarebbe una crudeltà quasi inimmaginabile. Lo stesso McMullen nega con veemenza le accuse.

    Osservando la scena del potere globale, emerge un altro quadro desolante: l’Europa è alle prese con la sfida di mantenere viva la scena delle startup in un contesto di turbolenze economiche. Accordi complessi sul debito rappresentano l’unica strategia di sopravvivenza per molti. Un pessimo punto di partenza per le innovazioni.

    La Russia, d’altro canto, continua ad espandere la propria influenza in Africa a scapito dei principi democratici e della stabilità. In Burkina Faso stringono alleanze con Mosca solo per sfuggire alle ali della Francia. Una mossa estremamente discutibile dato il deficit democratico della Russia.

    Anche in una società apparentemente colta come quella italiana, gli eccessi dell’ultracultura calcistica lasciano presagire il peggio. A volte il passo dalla passione cieca alla forza bruta è solo un piccolo passo. Se le autorità di sicurezza non interverranno presto, l'Italia potrebbe diventare la nuova capitale della violenza degli hooligan.

    Un amaro risveglio per i buongustai viziati?

    È davvero un paradosso che il chicco di caffè Robusta proveniente dal Vietnam, spesso considerato di qualità inferiore, stia prosperando in questi tempi turbolenti. Questo è un chiaro esempio di come i gusti e le opinioni debbano cambiare per necessità piuttosto che per puro piacere.

    Non è significativo che in mezzo a tutte queste crisi e conflitti dobbiamo cercare raggi di umanità? Il commovente nuovo inizio dei soldati afghani come parrucchieri e istruttori di fitness in India dimostra che la pace e la comprensione sono possibili anche dopo le ore più buie. Un po’ di speranza in un mondo saturo di cinismo.

    Alla fine, sono queste piccole storie edificanti piene di compassione che ci ricordano che siamo tutti semplicemente umani. La tecnologia può superare le barriere, la politica può aprire la strada, ma senza la decenza interpersonale rimaniamo bloccati nel caos. Non perdiamo mai di vista questa essenza!

    Il mondo è più che mai un palcoscenico nichilista: mentre alcuni dilagano con l’intelligenza artificiale, altri combattono per armi da fuoco e sfere di influenza. Conflitti ovunque, crisi ovunque. Ma proprio quando il cinismo rischia di vincere, dobbiamo trovare la forza di credere nel bene delle persone. Solo allora potremo affrontare le grandi sfide. Compromesso, compassione, delicatezza: queste sono le chiavi per un futuro migliore. Una dose di percezione pretenziosamente amara ma, si spera, efficace e duratura per oggi!

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